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F.C. BOLZANO BOZEN 1996   
CAMPIONATO SERIE D 2005/06 - Girone D  
 
33
° GIORNATA
Mercoledì 30.03.06
BOLZANO : TRENTINO  2 - 1

RASSEGNA STAMPA


                                                                30 marzo 2006
                             AUGURI A MATTEO PER I SUOI 19 ANNI !  PARABENS !!!

Il Bolzano si aggiudica il "Derby" di ritorno e riagguanta il 3° posto!

In rete Basile, su azione personale e Cosa, dopo una magistrale azione di Lucchini. Trentino in vantaggio nel primo tempo grazie ad un penalty che nemmeno aveva reclamato e che ai piu' è parso assolutamente inesistente. Partita ben giocata dai biancorossi che hanno sfiorato la rete in diverse altre  occasioni, due delle quali hanno visto protagonista Matteo Ghione, cui solo un miracolo del portiere trentino ha negato la gioia del gol su un colpo di testa indirizzato all' incrocio dei pali. Ghione, tornato in questa partita a presidiare la fascia destra, ha disputato una buona gara e domani, 30 marzo, potrà felicemente festeggiare il suo diciannovesimo compleanno!!! Auguri!  (MGOW)


LE PAGELLE di Giovedì 30 Marzo 2006

BOLZANO-TC TRENTO 2-1
RETI: pt 37’ Migliorini (T) rig., 38’ Basile (B); st 4’ Cosa (B).

BOLZANO (4-4-2): Cima 6; Ghidoni 6 (30’ st Valenti ng), Ghione 6, Vinici 6 (21’ st Soldani ng), Celia 6; Franzoso 6, Sacco 6, Salviato 6, Lucchini 6; Basile 6, Cosa 6 (30’ st Scaratti ng). All.: Gazzetta 6,5.

TC TRENTO (4-4-2): Macchi 6; Salviato 6 (38’ st Mastrangelo ng), Veronese 6, Di Biase 6 (13’ st Nicolini 6), Polani 6; Scoppetta 6, Lavrendi 6, Migliorini 6, Turri 6, Pantaleo 6 (30’ st Job ng);Sene Pape 6. All.Sala 6.

ARBITRO: Aureliano di Bologna.




Giovedì 30 Marzo 2006

Una gran bella...Cosa la rimonta biancorossa  
Il vantaggio aquilotto su rigore scatena la reazione bolzanina nella notturna al Druso    
Oltre 600 spettatori hanno assistito alla “classica” del calcio regionale
di Andrea Anselmi

Nella nottura del «Druso» brilla la stella del Bolzano, che si aggiudica - in rimonta - anche il secondo derby di campionato contro il Trentino. Ma più del campanile, contano i 3 punti che portano a 9 le lunghezze di vantaggio sul 6º posto. Ergo: playoff in cassaforte per i biancorossi, che tornano sul podio. Ha vinto con merito, il Bolzano. Perché il Trentino, dopo una buona prima mezz’ora ed il gol di Migliorini su rigore, si è spento sul più bello. Pareggio immediato di Basile e gol-vittoria di Cosa ad inizio ripresa.
Il Bolzano è arrivato al derby in notturna del «Druso» rassicurato dai risultati negativi delle dirette concorrenti per i playoff. La sconfitta del Belluno, in primis, ha allegerito i biancorossi dal peso di dover vincere a tutti i costi il posticipo col Trentino, ma - allo stesso tempo - ha rappresentato un forte stimolo per chiudere anticipatamente i giochi per i playoff.
In un «Druso» popolato da oltre 600 spettatori, il Bolzano si presenta in campo privo di Armah, Ottofaro e Bertotto forfait dell’ultima ora. Sul fronte trentino, invece, mister Sala è alle prese con le condizioni imperfette di diversi giocatori (Nicolini e Ballardin siedono in panchina), e forse proprio per questo motivo rinuncia al tridente d’attacco, schierando la coppia Turri-Sené Pape e proponendo una difesa “a cinque”.
In apertura fiammata del Bolzano con girata di Lucchini, dopo incurisione stoppata di Basile. Macchi smanaccia la conclusione e si ripete sul susseguente angolo, respingendo con una mano l’incornata di Ghione. Ma la risposta del Trentino non si fa attendere: incursione di Turri sventata in uscita da Cima, sul pallone si avventa Senè Pape che non inquadra la porta, complice una deviazione. Inizio coi fuochi d’artificio. Durerà? Per il Trentino sì, col Bolzano che indietreggia e con Cima ancora chiamato agli straordinari in uscita per mettere il silenziatore ad un pallonetto di Sené Pape. Il match rimane vivace, col Trentino più manovriero che guadagna metri di campo e colleziona occasioni: clamorosa quella del 27’ sprecata da Sené Pape che, lanciato a rete da Pantaleo, calcia sul fondo a tu per tu con Cima.
E a forza di arretrare il Bolzano subisce gol (37’): trattenuta in area di Ghione su Senè Pape, e Migliorini trasforma il rigore
Ma il Bolzano ha la forza ed il merito di reagire subito, appena un minuto più tardi: Sacco ruba palla, Cosa manda a vuoto Volani nel contrasto aereo, Lucchini pesca il «buco» nella difesa aquilotta, servendo sulla corsa Basile che trafigge Macchi in uscita.
Il Bolzano continua a giocar bene anche nella ripresa, e dopo soli 5 minuti completa la sua rimonta con Cosa, che insacca dall’area piccola una travolgente azione di Lucchini, favorito nella sua progressione palla al piede da un «buco» di Scoppetta. Trentino in difficoltà che rischia per ben tre volte il bis di Cosa (tiro dalla distanza, coast to coast con Macchi e battuta velenosa direttamente dal calcio d’angolo). Timido risveglio del Trentino con Cima che stoppa Lavrendi, quindi Turri non approfitta di un’indecisione dei due centrali biancorossi e calcia alto su lancio lungo di Veronese.
Ma poi è ancora Bolzano con Migliorini che salva sulla linea un colpo di testa in tuffo del neo entrato Scaratti.
Finisce 2-1, e il Bolzano mette i playoff in cassaforte.


Le Interviste /   La gioia rispettosissima di Gazzetta «Il Trentino ci è superiore, ma noi corriamo di più» Sala amaro: «Nel primo tempo c’eravamo solo noi, nel secondo invece siamo spariti»
E Murano sogna la C2
di Alberto Frioli

BOLZANO. Franco Murano raggiante: i playoff sono sicuri, ma ormai anche la C2 è speranza che gli sprizza da tutti i pori. Scuro in volto ed in cuore Fabio Sala: c’è qualcosa che non decifra, che non gli quadra in questa squadra, nei risultati ostinatamente negativi oltre i demeriti.
Per il “conducator” biancorosso la vittoria è più che meritata: «Potevamo segnare già nei primi minuti. Il rigore del Trentino era inesistente, ma abbiamo rimontato subito. Forse un primo tempo equilibrato, ma nel secondo abbiamo giocato solo noi». Adesso? «Playoff da vincere e poi giocarci tutto nella successiva fase nazionale». Solo un pensierino alla C2? «Forse anche qualcosa di più», se la ride quasi convinto.
Fabio Sala ha visto la gara in altro modo: «Nel primo tempo abbiamo giocato solo noi, sprecando almeno quattro limpide occasioni. Nella ripresa siamo spariti. Il Bolzano ha mostrato di aver più di noi voglia di vincere».
Stanchezza o...risparmio d’energie per il Villa?
«Non voglio nemmeno rispondere. Vedo solo che a furia di risparmiarci, non facciamo più un punto».
Nicolini in panchina? «Per permettergli di tirare il fiato». Domenica un altro derby: «Con Ottofaro in dubbio e Salviato in squalifica».
Soddisfazione astutamente temperata da Ennio Gazzetta: «Mi chiedo come facciamo ad avere in classifica tanti punti più del Trento. Ho visto una buona squadra, come impianto tecnico superiore a noi. Abbiamo sopperito con le nostre armi, maggior grinta e maggior corsa». Meglio ricordargli che giocatori come Lucchini e Cosa non tutti ce l’hanno: «Purtroppo domenica, nel confronto decisivo in chiave playoff, Lucchini sarà in squalifica», sospira il tecnico biancorosso.
Ha giocato bene ma ha anche sprecato svariate occasioni Senè Pape: «Ripeto per l’ennesima volta che non sono un bomber». Il rigore? «C’era. Non sono uno che fa scena. Sono stato nettamente atterrato da dietro mentre tentavo la rovesciata».
Luca Celia, l’ex di turno, enumera felice i derby vinti in stagione: «Cinque su sei - dice - contando la Coppa Italia». L’ex dall’altra parte, il capitano gialloblù Volani, rivive a denti stretti i gol subiti: «Mezza disattenzione sul primo, una loro ripartenza su calcio d’angolo il secondo. Non si può essere così ingenui» dice la “chioccia” dei tanti, troppi Under obbligati nella difesa gialloblù. Doverosamente aggiunge: «Senza nulla togliere alla grandissima azione imbastita da Lucchini».
Silenzioso al Druso Christian Maraner, alla sua prima riapparizione da spettatore di una gara del Trentino: «Adesso lasciamo finire il campionato. Eventualmente dirò la mia a fine stagione».


Le Pagelle

Cima 6,5 - Nel periodo migliore del Trento è bravo a disinnescare in uscita le incursioni di Turri e Senè Pape.
Ghione 5,5 - Ingenuo il fallo da rigore che commette su Senè Pape, che era spalle alla porta e quindi inoffensivo. Poi tante piccole sbavature.
Franzoso 6 - Deciso negli anticipi. E si fa valere nel gioco aereo. Ma i «tagli» di Turri e Senè a volte lo disorientano.
Salviato 6 - Duro quanto basta per confermarsi leader della difesa. Anche lui, però, accusa qualche smarrimento.
Ghidoni 5,5 - Insicuro e impreciso. Dal 32’st Valenti sv
Sacco 6,5 - Ha il grande merito di rubar palla nell’azione dell’immediato pareggio biancorosso. Poi tanta quantità.
Celia 6 - Parte male, poi si riprende e torna ad essere il solido schermo protettore della difesa.
Minici 6 - Corsa e dinamismo, non sempre in modo ordinato.
Dal 22’st
Soldani 6, che si lancia in alcuni contropiede con apprezzabile rapidità.
Basile 8 - Qualità, corsa e un gol che premia il suo perfetto inserimento. Il tutto condito da tocchi illuminanti.
Lucchini 7 - Fiacca e poi sbatte al tappeto la difesa del Trento. Strepitosa la sua progressione per l’assist del 2-1.
Cosa 6,5 - Prima mezz’ora in sordina, poi entra nell’azione del primo gol e firma personalmente il secondo: 15ª rete stagionale. Chapeau.
Dal 32’st
Scaratti 6,5: sfiora il gol.
Gazzetta 8: la squadra ha la sua “fame”. Straordinario motivatore e stratega doc. (ans)


                                       
Giovedì
30 Marzo 2006     


Bolzano in rimonta, Trento al tappeto
Migliorini illude gli aquilotti Basile e Cosa per il sorpasso
di Lucio Gerlin

La morale è sempre quella: dalla brace alla padella. Terza sconfitta consecutiva per gli aquilotti che al Druso cedono il derby al Bolzano in rimonta dopo aver interpretato un buon primo tempo. Fatali due lacune difensive per il team di Sala che nelle ultime nove gare ha vinto solo con il Chioggia. Un po' pochino, anche con un organico ridotto all'osso, ma questo passa oggi il convento gialloblù. Il derby di ritorno tra aquilotti e altoatesini vuole fare concorrenza alla Champions: in tivù vanno Milan e Inter e il "Druso" ne fa le spese: meno di 500 i presenti al fischio d'inizio del bolognese Aureliano, tra questi - per la prima volta a seguire il Trento dalla tribuna dopo l'esonero di quattro mesi fa - Christian Maraner e un altro ex di lusso: Gianni Bortoletto. Partita anche sugli spalti dove si affrontano le Mele Marce deluse da una stagione a picco dell'Hockey Bolzano e gli Ultras '78, ricaricati dalla riconquista del nome "Trento" ufficializzato dalla società. Il Bolzano è ancora in corsa per la zona play off terremotata dai risultati del pomeriggio che hanno di fatto assegnato la C2 al Rovigo; per il Trento invece i due derby sono soprattutto una questione di facciata, e le motivazioni anche stavolta fanno la differenza. Tra i biancorossi dà forfait all'ultimo Bertotto, Basile viene proposto da Gazzetta come vertice avanzato del rombo di centrocampo; in casa Trento la sorpresa è Nicolini in panchina e gli aquilotti si schierano quindi a due punte (recupera Senè), con centrocampo a tre e Salviato che completa una difesa a cinque sin troppo prudente; con i cerotti anche Pantaleo, che comunque va in campo; in panchina si rivede Christian Ottofaro. Padroni di casa subito in avanti: bel lavoro di Basile sulla destra, controllo e tiro di Lucchini che Macchi accompagna in angolo; dalla bandierina parabola arretrata per Ghione che stacca al limite e indirizza al "sette" dove però il portiere aquilotto ci arriva. La risposta dei gialloblù arriva all'8': Turri crea scompiglio in area bolzanina e favorisce la botta di Senè che però vale solo un corner. Il senegalese risponde ai "booo" della tribuna (subito smorzati peraltro dall'intervento dagli uomini della Digos in borghese) volando i contropiede per sfiorare il vantaggio al 13': ancora innescato da Turi, pallonetto in anticipo su Franzoso che Cima sfiora quanto serve per salvare in corner. Difesa di casa on qualche problemino soprattutto sui cross dalle bande, come quello di salviato dal 22' che Turri corregge al volo e Cima blocca. Il centrocampo aquilotto non dà riferimenti e Celia fatica a trovare tempi e spazi per l'interdizione (ammonito al 24' per fallo su Lavrendi), tanto che Pantaleo al 28' taglia il reparto con un lancio col contagiri per Senè che difende palla in area ma poi allarga troppo il diagonale sul paletto più lontano. Il derby parla ormai trentino e si sblocca al 36': dialogo Lavrendi-Salviato sulla destra e cross nel mucchio dove Aureliano vede una trattenuta di Ghione ai danni di Senè: Migliorini va sul dischetto e batte secco spiazzando Cima. Basta però un giro di lancetta per il pareggio biancorosso: la difesa aquilotta è massa malissimo sulla puntata offensiva di Cosa che Volani non intercetta permettendo a Lucchini l'assist regalo per Basile che di piatto batte Macchi in uscita. Bel primo tempo chiuso da un'altra zuccata di Ghione (punizione da addestra di Celia) che pietrifica Macchi ma manda fuori. Ripresa col Trento che accelera ma è il Bolzano che colpisce in contropiede con Lucchini che sale in cabina di regia: al 4' trova sponda in Cosa che manda Basile al tiro sottomisura, smorzato da Macchi; ma al 6' (errore di Scoppetta) mette sul "piatto" sinistro di Cosa la palla del vantaggio biancorosso che il pugliese sigla per firmare il quindicesimo centro stagionale. Aquilotti storditi dall'1-2 bolzanino e Cosa chiama ancora Macchi all'intervento a terra all'8. Sala si gioca la carta Nicolini rinunciando ad un inutile tridente difensivo ma è ancora la difesa gialloblù a scricchiolare: il portiere aquilotto al 17' si salva in due tempi sul corner di Cosa da destra. Reattivo sul fronte opposto Cima al 20' sulla palla filtrante che Lavrendi potrebbe gestire meglio. Il Trento si spegne lentamente nonostante gli sforzi di Senè (23') e Salviato (25'), ancora brillanti, con Turri che però perde concretezza: al 28' non trova la porta sul lancio lungo di Veronese che infila da lontano la difesa di casa, al 31' non converte nello specchio il servizio dal fianco di Senè. Gazzetta può mandare forze fresche in campo nell'ultimo quarto d'ora e Scaratti al 37' va in tuffo per un gol già fatto che Migliorini però gli nega sulla linea. Ultimo sussulto aquilotto a tempo scaduto: Veronese prova il jolly buttandola nel traffico ma Cima è sulla corsia preferenziale e blocca a terra. Va in archivio in derby bis (anche all'andata finì 2-1 per i bolzanini) e il Trento incassa la quinta sconfitta nelle ultime nove gare; col Vallagarina sarebbe ora di riprendere a muovere la classifica.
Vi pare?


INTERVISTE/ Sala: «Meritiamo questa classifica» Murano: «Quel rigore non c'era»

Volti ovviamente scuri ed espressioni smorte negli spogliatoi del Druso da parte trentina per la terza sconfitta consecutiva che, alla luce dei risultati del pomeriggio, potrebbero movimentare in negativo il finale di campionato del Trento. Claudio Coppi sottolinea «la grande giocata di Lucchini in occasione del gol decisivo di Cosa». Fabio Sala è lì vicino, annuisce e non si nasconde: «C'è poco da dire - attacca il tecnico gialloblù - Chi vince ha sempre ragione. Abbiamo giocato un buon primo tempo ma nella ripresa siamo letteralmente scomparsi dal campo. Purtroppo c'è sempre qualcosa che non va e alla luce di queste prestazioni e di questi risultati è fuori luogo che meritiamo la posizione di classifica che abbiamo. Provo una grande amarezza per come ci stanno mettendo le cose». Anche tra i tifosi c'è rassegnazione. Patrizia Sani (Trento Club): «Il risultato è giusto, il Bolzano ha meritato di vincere anche se qualcosa di meglio si è visto da parte del Trento». Claudio Giongo (presidente del Trento Club): «Vittoria meritata quella del Bolzano». Sulla sponda biancorossa si guarda avanti e si fa festa anche per la concomitante sconfitta del Tamai: «Il nostro obiettivo dichiarato sono i playoff - afferma il presidente Franco Murano - Abbiamo ancora cinque partite per migliorare e centrare questo traguardo, sperando poi nel ripescaggio. Il rigore per loro? A mio avviso non c'era assolutamente, Ghione voleva solo fare una rovesciata». Poi il presidente si ferma a parlare con Senè, punta di diamante dell'attacco trentino. E subito si pensa al futuro, magari un futuro biancorosso per l'attaccante senegalese. Il diretto interessato non conferma e non smentisce: «Intanto finiamo questa stagione col Trento - risponde Senè - Al futuro ci penseremo più avanti». S.T.


Pagelle

CIMA 6
Quando serve c'è sempre e dimostra sicurezza a tutto il reparto
GHIONE 5,5 Meglio in fase avanzata che dietro.
FRANZOSO 6 Bel duello con Senè e alla fine si può dire che è stato un pareggio.
SALVIATO G. 6 Ordinaria amministrazione svolta con tranquillità e ordine.
GHIDONI 5,5 Lavrendi lo tiene in apprensione e qualche volta deve soffrire.
SACCO 6 Fa tanta legna in mediana con umiltà e grande corsa.
CELIA 5,5 Anche in biancorosso, la sindrome da derby che non riesce a scrollarsi del tutto.
MINICI 6 Gregario di umiltà e costrutto in ogni occasione. Poco appariscente ma utilissimo.
BASILE 7,5 Il valore aggiunto dei biancorossi sul piano tecnico. Il migliore in campo.
LUCCHINI 7 Una chance personale e tre assist gol, per due terzi sfruttati. Di più non si può chiedere.
COSA 5,5 Cresce nella ripresa: decisivo per la rimonta.

 

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