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F.C. BOLZANO BOZEN 1996   
CAMPIONATO SERIE D 2005/06 - Girone D  
 
26
° GIORNATA
Domenica 12.02.06
MEZZOCORONA : BOLZANO 0 - 1
 

RASSEGNA STAMPA


IMPRESA DEL DECIMATO BOLZANO A MEZZOCORONA! IN GOL PERRI.
In testa,  sconfitto il Rovigo e pareggi per Sanvitese e Tamai
.
Ennesima discutibile decisione arbitrale ed espulsione di Basile
Un Bolzano decimato dalle squalifiche di Cosa (3 giornate), Ghione (2) e Valenti (una), rimediate nella gara con il Belluno, dall' assenza per infortunio di Armah e con Salviato, Lucchini e Franzoso in campo solo "grazie" alle infiltrazioni, vince con merito il "derby" col Mezzocorona. Primo tempo di chiara marca biancorossa a parte il "brivido" del rigore assegnato al Mezzocorona e parato dall' ottimo Cima. Ripresa con il giovane Perri  che, appena entrato in campo, va subito in rete. Finale di partita un po' sofferto per i bolzanini a causa dell' ennesima discutibile espulsione: questa volta è toccato a Basile uscire dal campo per somma di ammonizioni. L' eccessiva "voglia di protagonismo" dei direttori di gara rischia di compromettere pesantemente la stagione del Bolzano che domenica prossima si ritroverà nuovamente in piena "emergenza". Da segnalare che la trasferta di Mezzocorona  è stata seguita da una "rumorosa" schiera di tifosi biancorossi che ha incitato con molto calore la squadra durante tutti i 90 minuti di gioco.
(M.G.O.W.)


Lunedì 12 Febbraio 2006

Cima para, Perri segna: Bolzano torna in alto
Il Mezzocorona spreca un penalty e nella ripresa i biancorossi si aggiudicano il derby

Baido butta alle ortiche il possibile vantaggio Un cambio azzeccato di Gazzetta è la carta vincente

di MATTHIAS TAIT

Con un gol beffardo di Perri a metà ripresa, vince anche il derby di ritorno il Bolzano di Gazzetta e grazie anche alla concomitante sconfitta del Rovigo a Gradisca d’Isonzo può rilanciare concretamente le proprie ambizioni di primato. Deve invece recitare il mea culpa il Mezzocorona. A condannarlo è stata ancora un’ingenuità colossale dei suoi giovani, che va ad alimentare i rimpianti dopo un primo tempo in cui Baido si era fatto parare da Cima il rigore del possibile vantaggio.
Derby abbastanza nervoso ma sempre nei limiti della correttezza, tra due squadre ampiamente rimaneggiate e molto caute nell’atteggiamento tattico, sempre attente a non sbilanciarsi troppo. Gazzetta in avvio deve infatti rinunciare agli squalificati Cosa, Valenti e Ghione oltre che ad Armah influenzato. Fuori per il Mezzocorona Mariotti, Franzese Allegrini e Filizola. Montali schiera quindi un inedito 4-5-1 con Vianello unica punta con Baido e Di Benedetto di supporto dal centrocampo.
Si parte con il freno a mano tirato ed a farla da padrone i due reparti arretrati. Troppo isolato da una parte Vianello, ben controllato dalla coppia di giganti Salviato Franzoso; troppo leggero l’attacco bolzanino, mal supportato da un Basile in giornata no. Prima occasione per Lucchini con una conclusione a lato dopo una bell’iniziativa di Minnici sulla sinistra. Il Mezzocorona prova a rispondere su calcio piazzato e Pontalti che anticipa tutti, anche Vianello forse meglio appostato. Al 26’ cross pennellato da Baido ancora per Pontalti che da centravanti quale non è impatta male di testa e mette a lato.
Alla mezzora di nuovo in avanti il Bolzano, con la punizione di Olivari ampiamente alta sulla traversa. Due minuti dopo, contropiede fulminante del Mezzocorona dopo un angolo dei bolzanini. Pontalti lancia la cavalcata di Baido che viene abbattuto appena dentro l’area da Salviato. L’arbitro è lontano ma vede il rigore e non prende provvedimenti per il difensore di Gazzetta. Dal dischetto Baido si fa ipnotizzare da Cima e in pratica gli serve un passaggio. È il quarto rigore stagionale ed il quarto errore dei gialloverdi, uno più pesante dell’altro. Si chiude qui il primo tempo, fra le recriminazioni dei rotaliani e le proteste reiterate verso l’arbitro da parte dei bolzanini.
La seconda frazione parte con le formazioni invariate ed un’occasionissima per i padroni di casa. Vianello si smarca sulla destra e fa partire un tiro cross su cui Di Benedetto si lancia ma non arriva di un niente. Al 7’ancora Di Benedetto protagonista, anticipa Olivari schierato come terzino ma la conclusione che finisce a lato. Al 10’ prima vera occasione per il Bolzano. Arriva sugli sviluppi di un angolo battuto da Celia che trova la testa di Franzoso la cui incornata finisce alta di poco.
Segue un lungo periodo di stanca, svegliato improvvisamente dall’episodio che decide il match: il Bolzano alleggerisce con un lungo lancio, Minuti copre l’uscita del proprio portiere che però attende troppo. Perri è lesto a trovare lo spazio per inserirsi fra portiere e difensore, rubare la palla e insaccare con un semplicissimo appoggio nella porta sguarnita.
Alla botta il Mezzocorona non sa più reagire, nemmeno dopo aver trovato il vantaggio di un uomo per l’espulsione (doppia ammonizione) di Basile. Unici pericoli per Cima un paio di mischie non troppo convinte un area, un’uscita ad anticipare il colpo di testa di Vianello e una potente punizione dello stesso Vianello che finisce fuori. Poi un pizzico di nervosismo per una caduta di Baido in area, prima del fischio finale che rilancia la corsa del Bolzano e prolunga il periodo nero del Mezzocorona.


INTERVISTE / GAZZETTA «Ma il nostro obiettivo resta la Coppa»

Misurato come al solito nelle dichiarazioni post partita mister Gazzetta: «Tre partite a settimana incominciano a farsi sentire. Avevamo tre squalificati a cui si sono aggiunte altre defezioni proprio all’ultimo minuto. Era dura, ma abbiamo fatto il possibile per mascherare queste lacune e alla fine il risultato ci ha premiato».
I vostri veri obiettivi?
«A questo punto l’obiettivo principale non può che essere la coppa Italia, anche se il ritorno contro il Cervia non sarà per nulla facile».
E il campionato?
«Con la vittoria di oggi abbiamo guadagnato tre punti sulla prima. Dobbiamo crederci finchè la matematica dice che il Bolzano può vincere il campionato, sperando di non incappare in altre giornate negative dell’arbitro come è successo con il Belluno».
Il patron Murano non vuol sentir parlare di fortuna: «Direi che è stata una gara decisa dagli episodi. Non abbiamo creato molto, ma anche il Mezzocorona non ha poi creato questi grandi pericoli. Il rigore è stato molto generoso: l’arbitro, che era molto lontano, poi ha ammesso il suo errore. Nel secondo tempo abbiamo avuto le nostre belle occasioni. Nel calcio chi vince ha sempre ragione e direi che oggi il Bolzano ha meritato i tre punti».
La vetta è più vicina. Rimane ancora la Coppa l’obiettivo principale? «Il nostro obiettivo è pensare alla prossima gara; poi proveremo a raggiungere chi abbiamo davanti, un passo alla volta. Ci sono ancora Tamai e Sanvitese e poi anche il Rovigo. Il campionato è lungo e credo si deciderà con le ultime domeniche di marzo e l’inizio di aprile. Abbiamo una buona rosa, composta da 22 giocatori di livello. Con tutti questi ragazzi dobbiamo credere ad entrambi gli obiettivi. Arrivare alla finale di Coppa Italia sarebbe un bel biglietto per salire in C2». (m.tait)


Le Pagelle

Cima 7
: una sicurezza, sempre attento e puntuale, para da portiere navigato il rigore di Baido.
Bertotto 6: ogni tanto si fa superare dai lanci lunghi ma trova sempre il guizzo per recuperare.
Olivari 6
: partita di sacrificio in difesa e riesce a cavarsela grazie alla sua esperienza.
Minici 6,5: poco costante ma un paio di guizzi seminano scompiglio nella linea arretrata gialloverde.
Celia 6,5: da una mano dappertutto e nel finale fa valere il suo tasso di classe ed esperienza.
Franzoso 6,5: con le buone e con le cattive vince il duello con Vianello.
Ottofaro 5,5: a tratti nervoso e impreciso in fase di impostazione.
Salviato 5,5: procura il rigore e anche in seguito viene graziato per degli interventi scomposti.
Lucchini 6: l’unico in avanti a combinare qualcosa, paga però lo scarso numero di rifornimenti
Ghidoni sv: dal 41’st
Basile 5,5: giornata storta, combina poco e nel finale si fa anche cacciare.
Scaratti 5,5: Non si affaccia mai dalla parti di Basso (dal 19’st Perri 6,5 entra e segna il gol vittoria, più di così...(m.tait).


                                       
Lunedì 12 Febbraio 2006        


Il «Mezzo» sbaglia, il Bolzano no
Rigore fallito dai rotaliani Perri segna il gol decisivo
di Cristiano Caracristi

Vince il Bolzano che in un sol colpo rosicchia punti alle tre che lo precedono in classifica, si suicida il Mezzocorona che sbaglia un rigore nel primo tempo ed omaggia gli avversari di un gol evitabilissimo. La classifica per i gialloverdi ora si fa pericolosa perché alle spalle vanno in parecchie a punte e la zona più calda (leggi play out) si avvicina ulteriormente. Un derby brutto, privo di gioco spumeggiante e diretto da un arbitro che scontenta tanti e che applica male il regolamento specie dal punto di vista disciplinare. Mezzocorona che s'affida allo stesso modulo di Rovigo con Vianello rientrante al posto di Panizza e Baido in campo con Mele in panchina. Il Bolzano è senza gli squalificati Cosa, Ghione e Valenti a cui s'aggiungono Armah ,, comunque in panchina e Sacco influenzato. Primo tempo senza brio e con emozioni ridotte al lumicino. Dopo una girata scoordinata di Vianello in avvio è il Bolzano ad affondare al 3' con Basile, cross per Lucchini che non trova la porta. Il gioco ristagna a centrocampo e nessuno s'affaccia nell'area avversaria, fino al 23' quando Baido centra da destra, Pontalti spizza di testa , ma finisce con l'anticipare anche Di Benedetto. Dieci minuti dopo l'occasione più ghiotta per i padroni di casa. Salviato regala palla a Pontalti che lancia Baido in contropiede, giunto in area va a contatto con Salviato e finisce a terra. Rigore, ma nessun provvedimento nei confronti del difensore bolzanino. Lo stesso Baido va dal dischetto, ma tira fiaccamente e centralmente, Cima non si distende nemmeno per parare. Il primo tempo è tutto qui. Ripresa che inizia con più spinta da parte dei padroni di casa che, dopo 32 secondi, confezionano una buona palla gol. Squadrani pesca Vianello sulla destra, diagonale sul secondo palo su cui Di Benedetto arriva un attimo in ritardo ed il pallone esce a fil di palo. Ancora Di Benedetto protagonista all' 8' quando è tanto bravo ad anticipare Olivari, quanto maldestro nel calciare sul fondo da buona posizione. Un minuto dopo è il Bolzano ad affacciarsi in area con un colpo di testa di Franzoso che sorvola la traversa. Il Bolzano guadagna tanti corner, ma quasi mai impegna Basso ed il «trend» della partita prosegue sui binari dell'incolore prima frazione. Al 27' arriva la frittata gialloverde: pallone senza pretese al limite dell'area: Basso e Minuti non si capiscono e credono entrambi nell'intervento del collega. Invece prende palla Perri, entrato da pochi minuti, che si trova davanti la porta sguarnita e non ha difficoltà a metterla dentro fra la disperazione dei padroni di casa. La reazione del Mezzocorona è piuttosto blanda e vive su due episodi peraltro poco incisivi. Al 34' Pontalti mette in mezzo dove Baido cerca la rovesciata, ma senza impegnare Cima. Sul rovesciamento difronte Perri trova spazio sulla sinistra e mette in area dove Basile di testa impegna Basso. Poco dopo lo stesso Basile allontana il pallone a gioco fermo e guadagna il secondo giallo, pensando che due dei suoi compagni hanno evitato gialli ben più giusti in precedenza, pensiamo che il provvedimento sia piuttosto esagerato. L'ultima fiammata del Mezzocorona, e della gara, arriva al 39' quando Berardo mette in mezzo un cross interessante che né Minuti, né Panizza riescono a dirottare verso la porta di Cima. Bolzano che esce quindi con tre punti importanti per la sua classifica mentre il Mezzocorona comincia a guardarsi alle spalle perché la classifica è tuttaltro che tranquilla. Ora il calendario propone quintultima e sestultima in classifica nelle prossime gare dove i punti varranno il doppio.


Pagelle

CIMA 6,5 Il rigore parato è più demerito di Baido che merito suo. Importante nelle mischie finali con uscite di pugno tempestive. Da evitare il «buffetto» a Baido nel finale quando l'attaccante del Mezzocorona finisce a terra.
BERTOTTO 6
Deve controllare Baido e lo patisce relativamente, dopo che il dirimpettaio sbaglia il rigore il compito è più agevole e cerca anche di spingere in avanti.
OLIVARI 6
Spostato sulla linea difensiva patisce la vitalità di Di Benedetto, meglio quando si spinge in avanti, specie nel finale di gara.
MINICI 6
Parte bene con accelerazioni improvvise che mettono «sul chi vive» i difensori di casa. Poi s'innervosisce e fa un brutto fallo su Minuti, ma viene graziato.
CELIA 6,5
Dirige da par suo il traffico di centrocampo con l'esperienza che tutti conosciamo. Pedina importante nell'economia del gioco bolzanino.
FRANZOSO 7 Ginocchio fasciato ma prova superlativa contro Vianello e senza nemmeno l'aiuto di falli. Prova che dimostra una condizione eccellente.
OTTOFARO 6
Agisce sulla fascia destra, ma trova solo poche accelerazioni degne di nota.
SALVIATO 5
Un suo errore aziona il Mezzocorona nell'episodio del rigore che poi lui stesso commette. Molto nervoso ed anche parecchio falloso, ma immune da cartellini arbitrali.
LUCCHINI 6
Tanta vitalità, ma Moratti è un osso duro da superare e quando ci riesce finisce a terra. Elemento comunque prezioso per l'attacco biancorosso. Dal 43' s.t. GHIDONI s.v. entra per rompere il ritmo avversario finale.
BASILE 5.5
Qualche spunto interessante e poi il secondo giallo che l'arbitro gli mostra dopo aver allontanato un pallone a gioco fermo. Vittima di un arbitro che ammoniva a capoccia.
SCARATTI 5,5
Piuttosto evanescente in attacco dove non incide mai. Dal 20' s.t. PERRI 7 scarta il regalo offerto dal Mezzocorona e festeggia il Natale posticipato. C.C.


Interviste / I bolzanini possono gioire «Puntiamo a chi è davanti»

Bolzanini soddisfatti, gialloverdi rabbuiati: la sintesi del clima del dopogara è questa anche se i dirigenti di casa mostrano tanto fair-play quando fanno i complimenti ai colleghi avversari per il successo. Apre la corsa ai microfoni Ennio Gazzetta, fino a questo campionato non aveva mai vinto contro il Mezzocorona, quest'anno si è rifatto con gli interessi: quattro successi, due in campionato e due in coppa. «Un successo importante - specifica il mister bolzanino - perché arrivato al termine di un ciclo di gare continue fra mercoledì e domenica in campo. Quindi le forze non erano certamente al massimo e c'erano anche assenti importanti. La gara è stata difficilissima, ma alla fine abbiamo concesso poco e siamo stati bravi a mascherare le assenze e lo sforzo che abbiamo profuso in settimana a Cervia». Bolzano che resta concentrato su tutti e due i fronti e lo conferma anche il presidente Franco Murano: «Intanto pensiamo alla gara di domenica prossima contro l'Itala S.Marco che oggi (ieri per chi legge n.d.r.) ha battuto il Rovigo. Noi dobbiamo pensare adesso a chi ci sta davanti, quindi anche a Sanvitese e Tamai. Quando raggiungeremo le squadre che ci stanno più vicine penseremo anche alla conclusione del campionato. Questo è un girone difficile oltre che lungo ed alla fine solo chi avrà più birra in corpo da metà marzo in poi potrà arrivare bene in fondo. La nostra è una buona rosa ed anche oggi (ieri n.d.r.) abbiamo dimostrato che anche con molte assenze ce la sappiamo cavare. Poi penseremo anche al ritorno col Cervia perche quest'anno la Coppa Italia diventa importante per raggiungere posti che possono garantire anche la C2». Ovviamente d'altro umore Manuel Montali che prova a spiegare questa sconfitta, ma soprattutto l'omaggio concesso al Bolzano: «Ancora una volta ci ha fatto difetto quel minimo d'esperienza necessario in certi frangenti di partita. Queste disattenzioni sono dovute al fatto che due ragazzi di diciannove anni hanno certamente un coefficiente di partite alle spalle che non consente loro di gestire al meglio queste situazioni contro formazioni, come il Bolzano, che concedono molto poco. Direi che anche il rigore fallito si possa tradurre in questo fatto». E con l'errore di Baido sono quattro su quattro i rigori falliti quest'anno dal Mezzocorona. Prima del fantasista di Camposampiero avevano «ciccato» Vianello (contro Trentino e Manzanese) e Franzese (contro il Rivignano). Parola alla «difesa» del Mezzocorona, nel vero senso della parola visto che ai microfoni si concede Filippo Moratti : «Sono errori che dobbiamo eliminare perché se li commettiamo noi difensori sono quasi sempre fatali per un punteggio migliore. Credo che la gara col Bolzano sia stata equilibrata e definita solo da episodi a noi contrari. Nel primo tempo il rigore poteva certamente cambiare volto alla gara che ha vissuto su pochissimi episodi». Lo sguardo al futuro prossimo? «Ci aspettano cinque partite importantissime che possono definire il nostro campionato nel bene e nel male. Da domani cominciamo a pensare alla prima di queste gare tenendo conto degli errori fatti e cercare di evitare di tornare a farli. Serviranno invece almeno dieci/undici punti per avvicinarci al traguardo che ci siamo prefissati ad inizio stagione». Chiude Luca Celia, ex di turno a Mezzocorona e spauracchio numero uno per i dirigenti del Cervia quando hanno descritto il gioco del Bolzano ai propri atleti. Il centrocampista parla però della sfida di ieri: «Nonostante le numerose assenze e qualche ruolo inventato come Olivari terzino portiamo a casa tre punti pesanti ed importanti su un campo non certo facile. Da novembre stiamo giocando praticamente ogni tre giorni e non è facile rimanere concentrati su due fronti con il massimo dei risultati. Credo che finora la stagione sia stata più che positiva ed affrontando ogni gara con la giusta concentrazione anche le fatiche si sentiranno meno.»


L' arbitro Barbeno, che giornataccia

Il voto in pagella più basso è senz'altro per il direttore di gara bresciano, ovvero il signor Luca Barbeno di Brescia. Sono soprattutto le decisioni a livello disciplinare ad inficiarne la prova. Sul rigore i bolzanini dicono che non ci fosse e che lo stesso arbitro lo avesse parzialmente ammesso (parole di Murano a fine gara), ma visto che l'ha fischiato come mai nessun provvedimento nei confronti di Salviato? Ultimo uomo nell'occasione ma nemmeno punito col giallo. Manca un'ammonizione anche a Minici per il fallo a palla lontana su Minuti a centrocampo mentre del tutto inesistente quello assegnato a Di Benedetto per un fallo «di petto». Platealmente esagerato anche il secondo giallo mostrato a Basile, insomma una giornataccia. C.C.

 

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