HOME PAGE


F.C. BOLZANO BOZEN 1996   
CAMPIONATO SERIE D 2005/06 - Girone D  
 
23
° GIORNATA
Domenica 29.01.06
BOLZANO : MANZANESE  2 - 1
 

RASSEGNA STAMPA


I biancorossi confermano il terzo posto in una classifica che rimane invariata nelle posizioni di testa in attesa del recupero di Trentino - Tamai. Partono subito bene i ragazzi di Mr. Gazzetta che con Cosa e Valenti chiudono il primo tempo in vantaggio di 2 a 0 e addirittura sfiorano di pochissimo il terzo gol che avrebbe definitivamente chiuso la gara. Gol della Manzanese ad inizio ripresa e partita riaperta, con il Bolzano che, non senza sofferenze, riesce comunque ad arginare la pressione ospite e a portare a casa meritatamente i tre punti. Nella ripresa i biancorossi hanno probabilmente accusato un po' di stanchezza dopo l' impegno infrasettimanale di Coppa Italia.Buona la prova di Ghione, schierato quest' oggi sulla fascia sinistra a contrastare (con successo) le iniziative di Baiana.Anche Matteo è apparso un po' stanco sul finale di una partita che ha sottoposto la retroguardia biancorossa ad una continua pressione.  (M.G.O.W.)

          (foto Alto Adige) 

LE PAGELLE
di
Lunedì 30 Gennaio 2006    

BOLZANO (4-4-2): Cima 6; Ghione 6,Valenti 6.5, Minici 6, Celia 6; Franzoso 6, Scaratti 6 (9' st Ottofaro 6), Salviato 6.5, Lucchini 6 (24’ st Basile 6); Bertotto 6, Cosa 6.5 (40’ st Perri ng).
All.: Gazzetta 6.



Lunedì 30 Gennaio 2006

Un Bolzano straripante chiude subito la partita
Contro la Manzanese terza vittoria consecutiva pensando già al Cervia in Coppa Italia
Frizzante prestazione dei padroni di casa che nella ripresa si appannano un pò a causa della stanchezza
di Andrea Anselmi

Un’altra vittoria, la terza consecutiva, per un Bolzano che continua a correre a ritmo playoff, conservando il suo terzo posto in classifica, senza segnali di logorio fisico in una stagione da stakanovista fra gare di campionato e di Coppa Italia, competizione quest’ultima dove i biancorossi affronteranno il Cervia nei quarti di finale di Coppa Italia, con match d’andata (così ha deciso il sorteggio) l’8 febbario a Milano Marittima e ritorno al «Druso» due settimane più tardi. Fra tanti impegni, inevitabile l’affiorare di un po’ di stanchezza, venuta a galla nel secondo tempo di ieri dopo un primo tempo sfavillante del Bolzano, in gol con Cosa e Valenti nei primi 13’ di gioco.
Vittoria ineccepibile, quella ottenuta dai biancorossi a spese della Manzanese, ma partita dai due volti.
Nel primo tempo Bolzano padrone del campo ed in bella evidenza, non solo per i due gol in apertura di match, ma anche per la continuità d’azione che ha portato i biancorossi a sfiorare ripetutamente il 3-0 in almeno due occasioni (clamorosa quella non concretizzata dal pur bravo Scaratti).
Un Bolzano, quello della prima frazione, risultato addirittura straripante per condizione fisica, tanto da insinuare il dubbio che i biancorossi avessero ecceduto in generosità sulle ali dell’entusiasmo del doppio e repentino vantaggio, nobilitato nel prosieguo del primo tempo da una manovra mai banale e sempre incisiva nei rifornimenti costanti portati ai tre attaccanti Lucchini-Scaratti-Cosa, con i primi due impiegati in qualità di punte esterne a rimorchio di un Cosa che - dopo nemmeno un minuto di gioco - ha ribadito il suo attuale stato di grazia con un sinistro di rara potenza e precisione che è valso l’immediato 1-0 ed il decimo gol in campionato del quantomai soprendente attaccante pugliese.
I dubbi circa un eccesso di generosità del Bolzano nel primo tempo, specie in considerazione della autonomia fisica limitata degli ancora convalescenti Lucchini, Cosa e Valenti, hanno trovato conferma nella ripresa, quando i biancorossi - una volta subìto in apertura di secondo tempo il gol della Manzanese - non sono più riusciti a ristabilire a proprio favore l’inerzia della partita, segnando progressivamente il passo, sino a farsi chiudere nella propria area di rigore da una Manzanese che si è accorta della evidente flessione dei biancorossi anche di riflesso ai cambi operati da Gazzetta, con baby Scaratti e Lucchini richiamati in panchina per far posto a due centrocampisti (Ottofaro e Basile).
Ma pur stretto d’assedio nella propria metà campo, il Bolzano non ha mai rischiato di incassare il gol del pareggio. Merito di un collettivo che ha dimostrato di sapersi adeguare con umilità e spirito di sacrificio ai momenti di sofferenza. Ma merito anche della solidità di una difesa che può sempre aggrapparsi alla bravura di tre giocatori di straordinaria affidabilità, quali Cima, Franzoso e Salviato, con quest’ultimo una spanna sopra tutti, ieri.
La cronaca del match si apre, dopo 35 secondi di gioco, col primo vantaggio biancorosso: Scaratti assiste involontariamente Cosa che al volo trafigge Bon con un sinistro radente. Passano dieci minuti o poco più, e il Bolzano raddoppia: angolo di Celia ed incornata del sempre gladiatorio Paolino Valenti. Il Bolzano insiste e Scaratti spreca a tu per tu col portiere ospite. Poi è Bertotto a farsi chiudere lo specchio della porta da Bon, mentre successivamente è ancora Scaratti a cercare la via del gol.
La ripresa si apre con la rete ospite: Fabbro “ciabatta” una punizione che diventa un assist per Fabbro: tap-in e 2-1. Gara riaperta: il Bolzano prende paura e - dopo un colpo di testa insidioso di Cosa - non trova più energie. Gazzetta toglie due punte per inserire altrettanti centrocampisti e la Manzanese prende coraggio, cercando il pareggio sino alla fine ma non andando oltre una serie infruttuosa di mischie.


Le Pagelle

Cima 6 - Una respinta di pugni ed una presa comoda nel primo tempo. Incolpevole sul gol ospite.
Valenti 6 - Nel primo tempo ringhia sulle caviglie di Baiana e sigla di testa il 2-0. Poi qualche sbavatura.
Franzoso 6 - Non sui livelli maestosi delle ultime partite. Ma grossi errori non ne commette.
Salviato 7 - Nel primo tempo ha poco lavoro, ma si rende utile coi suoi lanci a lunga gittata. Nella ripresa giganteggia in difesa chiudendo ogni falla.
Ghione 5,5 - Si limita al compitino senza grossi patemi. Ma nella ripresa perde progressivamente lucidità sulla pressione ospite.
Minici 5,5 - Bene fin quando la squadra lo supporta. Nella sofferenza della ripresa perde invece misure e tranquillità.
Celia 6,5 - Lavoro oscuro ma preziosissimo come frangiflutti davanti la difesa. E nella ripresa è uno dei pochi a tenere la barca in linea di galeggiamento.
Bertotto 6 - Propositivo e dinamico. Meno utile in fase di copertura.
Scaratti 6,5 - Zanzara che punge. Entra nell’azione del primo gol e sfiora in due occasioni il successo personale. Dal 9’st Ottofaro 6, non ordinatissimo, ma comunque combattivo.
Cosa 6,5 - Il gol e pochi altri acuti. Ma lui continua a far parlare i numeri: 10 gol in campionato, cinque in Coppa Italia. E dire che lo avevano “bollato” come un giocatore di Eccellenza. Dal 39’st Perri sv
Lucchini 6,5 - Con la sua velocità è il trampolino di lancio per tutte le azioni offensive. Va in riserva nel secondo tempo e il Bolzano inizia a soffrire. Dal 23’st Basile, che non aiuta la squadra ad uscire dal guscio. (ans)


Le interviste  Mister Gazzetta analizza la partita
«Un primo tempo da applausi»
«La stanchezza? Da settembre giochiamo ogni tre giorni»

 A fine gara ciò che più rimane impresso, nella mente e nella memoria, sono le sofferenze biancorosse della ripresa. Sofferenze che diventano il tema portante delle interviste nel dopopartita. Ma Gazzetta agisce dialetticamente da stopper, rinfrescando la memoria di chi ha già dimenticato lo sfavillante primo tempo del Bolzano. «Credo che la partita vada analizzata rendendo dapprima merito alla prestazione della squadra nei primi 45 minuti, dove potevamo segnare altri tre gol oltre ai due messi a segno in apertura di match. Praticamente si è giocato a “porta romana”. L’unico appunto che posso muovere alla squadra è forse quello di non aver chiuso definitivamente il match con il terzo gol. Ma per il resto il nostro primo tempo è stato da applausi. Le difficoltà della ripresa? Signori miei, è da inizio settembre che giochiamo una partita ogni tre giorni e oggi (ieri per chi legge, ndr) eravamo reduci dalle fatiche di Coppa a Montecchio. E poi ci sono le precarie condizioni fisiche di qualche giocatore, come ad esempio Lucchini, che non ha più di 60 minuti nella gambe. Io alla squadra dico brava anche per il 2º tempo, dove ha saputo soffrire».
Anche il presidente Murano giustica la squadra, «soprattutto per lo spirito di sacrificio che evidenzia ogni giorno allenandosi in condizioni di disagio su un campetto da oratorio. L’amministrazione comunale deve fare qualcosa. Ma io sono fiducioso: il nuovo sindaco mi sembra persona sensibile a questi problemi». (ans)



Lunedì 30 Gennaio 2006         

Con due reti realizzate nei quindici minuti iniziali, la prima da Francesco Cosa al 1' e la seconda da Paolo Valenti al 14', il Bolzano batte la Manzanese per 2 a 1 e si conferma al terzo posto in classifica  
di Sergio Trabalza

Con due reti realizzate nei quindici minuti iniziali, la prima da Francesco Cosa al 1' e la seconda da Paolo Valenti al 14', il Bolzano batte la Manzanese per 2 a 1 e si conferma al terzo posto in classifica. Una grande squadra quindi il Bolzano, che, oltre ad occupare le prime tre posizioni del campionato è riuscito anche a guadagnare i quarti di finale della Coppa Italia. Ma non è finita perché il tour de force che fra campionato e Coppa tiene impegnati i bolzanini fin dallo scorso settembre, li vedrà impegnati prima nell'incontro infrasettimanale di mercoledì 1 febbraio con il Cologna Veneta, poi domenica 5 febbraio giocheranno contro il Belluno al Druso, nel derby delle Dolomiti e ancora nella gara di andata di Coppa di mercoledì 8 febbraio, affronteranno il Cervia di Graziani, della serie «Campioni», in Romagna. E per finire, se tutto ciò non bastasse, ecco infine domenica 12 febbraio il derby con il Mezzocorona. Una faticaccia che stroncherebbe qualsiasi formazione, non solo dilettantistica o professionistica, ma non il Bolzano di patron Franco Murano che, come un rullo compressore, continua a passare sopra a qualsiasi squadra di rango e no. Dal prologo, passiamo a parlare della gara con la Manzanese vera e propria. Non prima però di annotare il cavalleresco duello a colpi di marcature dei «gemelli del gol» Lucchini e Cosa che di testa, destro o sinistro, hanno raggiunto le 10 reti ciascuno in campionato. A sottolineare però una grande impresa di Cosa, ai 10 gol in campionato, dobbiamo aggiungere anche i 5 in Coppa Italia, che, in totale, portano il bottino a 15. Non c'è male, per questo Cosa, lo scorso anno bomber della Benacense in Eccellenza. Detto ciò, parola alla cronaca. Parte molto forte il Bolzano che in 30 secondi dal fischio d'inizio con un passaggio di Scaratti a Cosa, va subito in gol. La grande euforia dei bolzanini per il facile 1 a 0 contrasta con la grande delusione dei manzanesi che, nonostante una bella punizione da 25 metri di Fabbro neutralizzata di pugno da Cima, capitolano una seconda volta ad opera del difensore Valenti al 14' che mette dentro una bella palla calciata dalla bandierina da Celia. Sul 2 a 0 tutto lascia prevedere una goleada da parte dei padroni di casa. Ma Scaratti, un minuto dopo, in un «a tu per tu» con il portiere ospite Bon sbaglia un gol già fatto, sparandogli addosso. Il festival delle occasioni mancate comunque non risparmia nemmeno Lucchini al 25' e Bertotto al 29'che falliscono diverse buone palle. Come del resto il friulano Fabbro al 42' che girandosi in area spara su Cima. Si va al riposo e nella ripresa con i cambi indovinati dell'allenatore ospite Zanini, Giallonardo per Baiana e Braida per Borsatti, la Manzanese accorcia le distanze proprio con Giallonardo al 4'. Sul 2 a 1 però, il Bolzano, pur in difficoltà per l'assalto alla baionetta dei friulani, non concede più nulla al molto fumo e poco arrosto della Manzanese. Così, alla fine dei 96' minuti di gara, vincono meritatamente i biancorossi.


LE INTERVISTE /
Anche Murano è soddisfatto. Gazzetta: «Con tanti impegni bisogna risparmiare energie»

Continua il momento magico del Bolzano che con le due reti nei primi quarantasei minuti di gara, senza troppo spendere, spandere o strafare, ha ipotecato la vittoria finale con la combattiva Manzanese. Proprio i tifosi bolzanini, per sottolineare l'impegno profuso nella partita dai loro beniamini, li hanno incitati ed applauditi a lungo. Dati i tanti impegni infrasettimanali, l'allenatore Ennio Gazzetta ha parole d'elogio per i suoi ragazzi: «Forse l'unico demerito - afferma il mister biancorosso calmo e pacato - è quello di aver ucciso la gara nel primo tempo. Infatti, nei primi quarantacinque minuti abbiamo giocato così bene che, con i gol di Cosa e Valenti, pensavamo già di avere vinto. Nel secondo tempo invece, un po' per la stanchezza, un po' per la pressione messaci dal gol subito, abbiamo perso lucidità. Comunque, anche se abbiamo sofferto fino al 96', altro non abbiamo concesso. Siccome qui si gioca ogni tre giorni, la prestazione sparagnina dei miei ragazzi mi ha soddisfatto. Dobbiamo risparmiare energie». Stessa musica anche per il presidente Franco Murano : «E' stata una gara molto combattuta - conviene il patron bolzanino - Se nel primo tempo avessimo chiuso la gara sul 4 a 0 nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Nel secondo tempo poi, noi dovevamo solo stare a guardare cosa avrebbe fatto la Manzanese, che stava perdendo. Infatti, i friulani hanno dimostrato di non starci a perdere e hanno impresso alla partita un formidabile forcing. Hanno fatto sì gol, però glielo abbiamo regalato noi con una piccola distrazione difensiva. A parte questo, devo fare un plauso alla squadra per come lotta e vince. Siccome noi veniamo da un ciclo terribile, in vista degli altri tanti impegni devo fare un plauso ai miei giocatori». S.T.


Le Pagelle

CIMA 6 - A parte la rete subita, per lui una tranquilla gara di routine.
GHIONE 6,5 - Il giovane corazziere è molto diligente nel suo ruolo di fluidificante.
VALENTI 7 - Dopo l'infortunio trova gioco, forma e gol
MINICI 6,5 - Un buonissimo primo tempo a tutto campo.
CELIA 6,5 - Dal suo preciso calcio d'angolo scaturisce la rete di Valenti.
FRANZOSO 6,5 - La fidanzata è in tribuna e lui fa faville.
SCARATTI 6 - Suo l'assist per il gol di Cosa. Ma poi sbaglia un facile bersaglio…
SALVIATO 6,5 - Lotta ed entra su tutte le palle. Come i marines
LUCCHINI 6 - Si impegna molto senza però centrare la porta.
BERTOTTO 6,5 - Quanto impegno nel portare malta e mattoni!
COSA 7 - In forma smagliante, è al decimo gol stagionale…
OTTOFARO 6 - Entra in piena bagarre e fa quello che può.
BASILE e PERRI. S. V.


Martedì 31 Gennaio 2006

BOLZANO / Dal Gualdo il centrocampista Soldani
Il giovane ('87) neobiancorosso ha fatto la trafila nelle giovanili del Perugia
di Sergio Trabalza

Il presidente del Bolzano Franco Murano, in vista di un febbraio di fuoco per la sua squadra, ha rafforzato la rosa con un promettente centrocampista centrale. Si tratta di Jacopo Soldani, classe 1987, di scuola Perugia, ingaggiato però dal Gualdo di C2 dove quest'anno ha esordito fra i professionisti. Un grande Bolzano, quello visto nelle ultime vittoriose gare con il Montecchio (che ha fruttato la qualificazione ai quarti di finale in Coppa Italia) e la Manzanese (che ha rafforzato il terzo posto in campionato). Grande squadra, dicevamo, perché cambiando ogni volta per infortuni o squalifiche due o tre giocatori nell'undici che va in campo vince in ogni caso. Grande squadra, perché il gruppo biancorosso nonostante le difficoltà o gli imprevisti che si presentano gestisce nel migliore dei modi anche situazioni avverse. Grande squadra, perché essendo la difesa meno bucata del girone D (17 le reti subite in 22 partite di campionato, percentuale di 0,77 a gara) basta anche una sola rete di scarto per vincere. Grande squadra, perché l' impegno dei ragazzi dell'allenatore Ennio Gazzetta non riguarda solo il campionato ma comprende anche la Coppa. Grande squadra infine, perché se si pensa che il Bolzano ha sin qui disputato 22 partite di campionato e altre 8 di Coppa (contro Trentino, Mezzocorona, Belluno e Montecchio) dispone ancora di un passo da grande squadra.
 

 indietro - back                 home page
        up

  WOP!WEB Servizi per siti web... GRATIS!